Ayutthaya: cosa vedere nell’antica capitale del Siam
Tra le gite più classiche e facili da organizzare durante il tuo viaggio a Bangkok c’è Ayutthaya, l’antica capitale che, sopratutto nel suo parco storico patrimonio UNESCO, mantiene ancora oggi un grandissimo fascino.
Il sito di Ayutthaya è molto vasto e potrai inserirlo nel tuo itinerario sia considerando di fermarti una notte (e goderti il paesaggio notturno dei templi) sia facendo, come nel nostro caso, una gita in giornata partendo da Bangkok.





Ayutthaya: qualche accenno storico
La città di Ayutthaya fu fondata nel 1350 dal re Ramathibodi I, che la scelse come capitale del nuovo regno del Siam. La posizione era perfetta per ricoprire questo ruolo: circondata da fiumi la nuova capitale era protetta da attacchi ed, al contempo, al centro delle rotte commerciali.
Grazie a questa collocazione strategica, Ayutthaya si sviluppò rapidamente, diventando uno dei centri commerciali più fiorenti dell’Asia. Nei secoli XV e XVI la città era già famosa in tutto il mondo conosciuto: vi approdavano mercanti provenienti da Cina, India, Giappone, Persia e perfino dall’Europa, in particolare portoghesi, olandesi, francesi e inglesi.
Per oltre quattro secoli, la città fu il cuore pulsante del regno siamese: un luogo dove si celebravano arti, riti religiosi e grandi cerimonie reali. Ogni tempio raccontava una storia, ogni statua del Buddha custodiva un segreto. Passeggiando oggi tra le sue rovine, si può ancora immaginare la vita che scorreva animata lungo i canali e nelle strade affollate.
Ma anche le città leggendarie hanno un destino fragile. Nel 1767, dopo un lungo assedio, l’esercito birmano mise Ayutthaya a ferro e fuoco: i templi furono bruciati, le statue decapitate, i palazzi ridotti in cenere. Quella che era stata una capitale gloriosa divenne un mare di rovine, e il regno spostò la sua capitale a Bangkok.
Eppure, Ayutthaya non è scomparsa. Oggi, camminando tra i prang in mattoni rossi, le statue consumate dal tempo e la celebre testa del Buddha avvolta tra le radici di un albero, si respira ancora la grandezza di un passato che non è mai stato dimenticato. È un luogo che emoziona, che invita al silenzio e alla contemplazione, un ponte tra la storia e il presente.
Ayutthaya: come arrivare
- Da Bangkok in treno: il modo più economico per raggiungere Ayutthata. Dalla stazione di Hua Lamphong partono ogni giorno molti treni (qui puoi consultare gli orari). I prezzi variano in base alla tipologia di treno e carrozza scelta, ma parliamo di circa 2 euro a biglietto.
- Da Bangkok con un tour organizzato: un’altra interessante possibilità è quella di unirsi ad un tour organizzato. È una soluzione che offrono tutte le agenzie di Bangkok ma che trovi facilmente anche suoi principali siti di viaggio online. I prezzi partono da circa 20 euro, con pacchetti più costosi che includono il pranzo e più attrazioni da vedere nella stessa giornata (ad esempio il mercato galleggiante). Quest’ultima è la soluzione che a noi piace meno… Il parco di Ayutthaya è talmente bello che sarebbe un peccato vederlo con troppa fretta.
- Da Bangkok in taxi: la soluzione più costosa ma ovviamente più comoda. In auto impiegherai meno di un’ora per arrivare da Bangkok ad Ayutthaya. Eventualmente puoi valutare di rientrare usando un treno.
Ayutthaya: come muoversi all’interno della città
Lo diciamo subito: il mezzo migliore per visitare il sito archeologico di Ayutthaya è la bicicletta. Si può affittare in diversi negozi/guesthouse con prezzi molto bassi e ti consente di spostarti velocemente tra le aree principali del sito.
Con buona probabilità troverai tanti tuk tuk che tenteranno di venderti un servizio per tutta la giornata, sostenendo magari che i templi siano troppi distanti tra loro. In realtà l’area non è così grande (parliamo di qualche kilometro) e ci si può spostare senza grosse difficoltà a piedi, fatti salvi i periodi dell’anno dove le temperature sono più alte e dove una bicicletta risulta più confortevole.
Ayutthaya: quanto tempo serve per visitarla
Per visitare il Parco Storico di Ayutthaya una giornata è sufficiente, sopratutto se utilizzerai la bici per spostarti tra i diversi templi. Però, anche fermarsi una notte ha il suo fascino: potrai vedere i templi al tramonto e goderti il complesso anche quando la maggior parte dei visitatori saranno già rientrati a Bangkok.
Ayutthaya: prezzi di ingresso ai templi
La maggior parte degli edifici visitabili ad Ayutthaya presenta un ticket dal costo di 50 Bath (circa 1,30 Euro). Qui puoi consultare l’elenco dei templi con i relativi costi ed orari di ingresso.
Ayutthaya: i 5 principali templi da vedere
Ad Ayutthaya, nel periodo di massimo splendore, si contavano circa 400 templi, la maggior parte dei quali distrutti con l’invasione del 1767. Oggi, le maestose rovine del passato rievocano i fasti del regno siamese. Di seguito, quelli che secondo noi sono i 6 principali templi da vedere ad Ayutthaya.






Wat Chaiwatthanaram
Tra i templi più spettacolari di Ayutthaya c’è senza dubbio il Wat Chaiwatthanaram, costruito nel 1630 dal re Prasat Thong per onorare sua madre e celebrare la potenza del regno. Sorge sulle rive del fiume Chao Phraya e, ancora oggi, regala tramonti indimenticabili.
Il complesso è dominato da un maestoso prang centrale, alto oltre 30 metri, circondato da otto chedi e da una serie di gallerie ornate da statue del Buddha. Anche se molte di queste statue sono state danneggiate, l’armonia dell’insieme è rimasta intatta, e passeggiare tra i suoi corridoi in mattoni rossi fa sentire come se il tempo non fosse mai passato.
Al calar del sole, quando la luce dorata avvolge le torri e le ombre si allungano sul prato verde, il Wat Chaiwatthanaram si trasforma in un luogo quasi magico: un vero e proprio scenario da cartolina che racconta la grandezza dell’antico regno di Ayutthaya.
Wat Ratchaburana
Entrati nel Wat Ratchaburana a colpire è sopratutto il prang centrale: alto, maestoso, elegante e ben conservato, che svetta tra le rovine circostanti. É tra quelli che si sono conservati meglio in tutto il sito e avvicinandoti noterai ancora tanti dettagli e decorazioni tipiche dell’epoca. Ma il vero tesoro si nasconde dentro: nelle sue cripte, scoperte negli anni ’50, furono ritrovati affreschi antichi e un incredibile bottino di gioielli e statue dorate, oggi custoditi al museo nazionale.
Wat Phra Ram
Anche nel caso del Wath Phra Ram, a colpire è il prang centrale, meno maestoso rispetto a quello del Wat Ratchaburana ma comunque molto bello da vedere.
Questo tempio custodisce però un fascino speciale. Fu costruito nel XIV secolo, nel luogo in cui venne cremato il re fondatore della città, Ramathibodi I. Questa origine lo rende profondamente legato alla memoria e alle radici del regno.
Wat Phutthai Sawan
Il cuore del complesso del Wat Phutthai Sawan è il maestoso prang bianco, ancora oggi ben conservato, che svetta elegante verso il cielo. Attorno, cortili e gallerie custodiscono statue del Buddha, alcune intatte, altre consunte dal tempo, che sembrano raccontare secoli di devozione. Una delle immagini più suggestive è il grande Buddha reclinato, custodito sotto una tettoia: il suo sguardo sereno trasmette calma e spiritualità.
Wat Phra Si Sanphet
Wat Phra Si Sanphet è uno dei luoghi più iconici da vedere ad Ayutthaya: Costruito nel XV secolo come tempio reale, era il centro spirituale della famiglia reale e non ospitava monaci residenti. I suoi tre imponenti chedi, che custodiscono le ceneri di antichi sovrani, sono diventati il simbolo del Parco Storico di Ayutthaya.