Chiang Rai, alla scoperta del nord della Thailandia
In questo articolo troverai spunti su cosa fare e vedere a Chiang Rai, città del nord della Thailandia che sta conoscendo negli ultimi anni un notevole sviluppo turistico. Merito sopratutto delle sue attrazioni principali, come l’iconico tempio bianco.
Ad oggi Chiang Rai resta una città con un centro relativamente piccolo, dove l’onda turistica non ha impattato come su altre zone della Thailandia: è perfetta per il viaggiatore che cerca un’esperienza autentica, non sempre perfettamente levigata, ma proprio per questo affascinante.



Come raggiungere Chiang Rai
Situata nell’estremo nord della Thailandia, confinante con Laos e Myanmar, Chiang Rai non è difficile da raggiungere. In città è presente un comodo aeroporto, questa è la soluzione più veloce per chi viaggia partendo da Bangkok. Se invece arrivi da Chiang Mai, puoi optare per un servizio di autobus, più economico rispetto a un secondo volo interno. E se hai poco tempo a disposizione, valuta anche la possibilità di unirti a un tour organizzato in giornata, con partenza proprio da Chiang Mai.
Cosa vedere a Chiang Rai: 3 luoghi da non perdere
Anche se il turismo a Chiang Rai è in crescita solo negli ultimi anni, le cose da vedere non mancano. In questa guida ti proponiamo i luoghi che ci hanno colpito di più, basandoci su ciò che abbiamo vissuto in prima persona.
Noi non abbiamo visitato due attrazioni tra le più citate online — ti spiegheremo il perché.
Wat Rong Khun: il meraviglioso tempio bianco






Tra i consigli di viaggio non può mancare Wat Rong Khun, il posto più raccomandato da vedere a Chiang Rai. Probabilmente anche tu, come noi, avrai scoperto dell’esistenza di questa città grazie alle immagini di questo posto bellissimo.
Il progetto nasce grazie all’artista locale Chalermchai Kositpipat, che nel 1997 inizia i lavori di costruzione. Il colore, bianco, simboleggia la purezza e lo rende unico in tutto il mondo, così come i molteplici vetri inseriti nelle pareti, che riflettono i raggi del sole simboleggiando la saggezza.
Il tempio è fortemente simbolico ed invita il visitatore a riflettere sugli insegnamenti buddhisti in ogni sua stanza. Lo capirai già dall’ingresso: il ponte delle reincarnazioni ti porterà a cospetto dei due naga collocati a protezione del tempio, ma solo dopo aver osservato le mani supplicanti di tutte le anime in pena che sprofondano negli inferi.
Sfortunatamente i lavori per completare l’opera sono ancora lunghi, chissà se riusciremo mai a vederlo completato…
Orario di apertura: dalle 8 alle 17, tutti i giorni
Pa O Don Chai, Mueang Chiang Rai District, Chiang Rai 57000
Prezzo di ingresso: 100 Bath (meno di 3 euro)
Consigliamo la visita all’apertura. Il Tempio Bianco è il luogo più visitato da Chiang Rai e durante la giornata può essere molto affollato. Considera che molti scelgono di visitare Chiang Rai in giornata, partendo da Chiang Mai. Anticipali recandoti qui il prima possibile.
Il mercatino notturno di Chiang Rai: uno street food indimenticabile
Al secondo posto della nostra (del tutto personale) classifica delle cose da vedere a Chiang Rai, mettiamo il mercatino notturno locale. È molto più piccolo rispetto a quelli di Chiang Mai e non aspettarti grandi trattative o bancarelle infinite: i venditori sono pochi, e l’offerta è modesta.
Ma ciò che lo rende davvero speciale è la piazza centrale, dove ogni sera gli abitanti si ritrovano per mangiare insieme e ascoltare musica dal vivo. L’atmosfera è autentica ed emozionante: un luogo semplice ma vivo, lontano dalle messinscene costruite per i turisti.
Solo per questo vale la pena fermarsi almeno una notte in città.
Wat Rong Suea Ten: il Tempio Blu di Chiang Rai – un possibile erede del Tempio Bianco?



L’influenza del Tempio Bianco porta nel 2005 all’inizio della costruzione del Wat Rong Suea Ten, ad opera di un allievo dello stesso artista Chalermchai Kositpipat, ideatore del più famoso Tempio Bianco.
Anche qui, a colpire è il colore che viene scelto per tutto il tempio: un blu acceso, carico ancora una volta di un forte simbolismo che accompagna ed incuriosisce il visitatore.
L’edificio principale è stato completato nel 2016, con dimensioni più modeste rispetto alla fonte d’ispirazione. Seppur a nostro avviso non paragonabile al Tempio Bianco, anche questo luogo rientra tra le cose che meritano di essere viste a Chiang Rai, sopratutto per la bellezza dei colori utilizzati.
Orari: dalle 7 alle 20
306 หมู่ที่ 2 Maekok Rd, Tambon Rim Kok, Mueang Chiang Rai District, Chiang Rai 57100
Prezzo di ingresso: gratuito
Chiang Rai, la Casa Nera ed il villaggio delle donne giraffa valgono il viaggio?
La Casa Nera (Baan Dam Museum) ed il villaggio delle donne giraffa vengono spesso menzionati come due luoghi da vedere a Chiang Rai.
Non siamo molto d’accordo con questo consiglio di viaggio e vogliamo spiegarti il perché di questa nostra idea.
La Casa Nera
Abbiamo visitato il museo conosciuto come la Casa Nera, creato da uno degli artisti thailandesi più conosciuti e famosi, Thawan Duchanee, nato proprio nella città di Chiang Rai. Il museo, spesso criticato (forse eccessivamente) contiene al suo interno opere d’arte collezionate dall’artista: la maggior parte sono fondamentalmente resti di animali: buoi, coccodrilli, squali (ripetuti in ogni sala del museo). Questo tipo di interpretazione del concetto artistico in sé non rientra tra i nostri gusti e non ne condividiamo l’esposizione.
Le donne giraffa
Il discorso è un pochino diverso per quanto riguarda il villaggio Karen, dove si trovano le cosiddette “donne giraffa”, conosciute per i colli lunghissimi adornati da anelli. In questo caso abbiamo deciso di non visitare il villaggio per motivazioni etiche chiedendoci se fosse corretto contribuire ad un sistema ormai evidentemente obsoleto e crudele.
Le donne giraffa non sono propriamente thailandesi ma sono originarie del Myanmar e, sebbene paghino le tasse per poter risiedere in Thailandia (da qui il motivo per cui è necessario pagare un biglietto per entrare nel loro villaggio) non possono accedere ai servizi destinati ai cittadini. Il collo lungo che le contraddistingue è in realtà un’illusione creata dall’abbassamento delle scapole che, a causa del peso degli anelli, nel corso degli anni vengono deformate. Qualsiasi donna cresciuta con questo sistema (i primi anelli sono posizionati in tenera età e vengono poi aggiunti con cadenza regolare) avrà una deformazione irreversibile, senza possibilità di realizzarsi in alcun modo, se non quello di restare al villaggio per vendere souvenir ai turisti, che con leggerezza credono di contribuire al loro sostentamento anziché comprendere la fragile natura di questa realtà.